139. Non sei quello che credi di essere. Lezione 139.
Bentornato 🙏 ❤️
Facciamo fatica ad accettarci tale è come siamo.
Vogliamo essere differenti e non siamo felici perché crediamo che siamo un corpo o una mente.
Giudichiamo queste cose credendo che è ciò che siamo, ma tutto ciò è falso.
Non siamo un corpo perché il corpo muore.
Non siamo una mente perché la mente sparisce con la morte del corpo pertanto è una illusione.
Allora come hai capito ciò che siamo è il Figlio di Dio e questo non può essere giudicato ma accettato.
Siamo come Dio ci ha creati.. perfetti, impeccabili, immutabili, eterni, immortali e senza tempo o spazio.
Non ti ingannare. Non sei di questo mondo e non puoi cambiare ciò che sei.
Perciò oggi, adesso accetti l'Espiazioni che non è che accettare te stesso tale è come Dio ti ha creato e non dubitare mai più.
Iniziamo ❤️😘
Lezione 139
Accetterò l'Espiazione per me stesso.
1. Con questo finiscono tutte le decisioni.
Perché con questa lezione siamo arrivati alla decisione di accettare noi stessi tale come Dio ci ha creati.
E cosa è scegliere se non avere la incertezza rispetto a ciò che siamo?
Non c'è dubbio che non sia radicato in esso.
Non c'è domanda che non sia il riflesso di esso.
Non c'è conflitto che non ha dentro se stesso la semplice domanda: “ Chi sono?”
2. Però, chi potrebbe fare questa domanda se non qualcuno che ha negato di conoscere se stesso?
Solo questa negativa ad accettare se stesso è ciò che fa che la domanda possa sembrare sincera?
L'unica cosa che qualsiasi cosa che vive può sapere con certezza è ciò che essa è.
Da questa prospettiva di certezza contempla altre cose che hanno tanta certezza come essa stessa.
3. Avere incertezza rispetto a ciò che indubitabilmente sei è una forma di auto-inganno tanto monumentale, che è difficile da concepire la sua magnitudine.
Essere vivo e non conoscere te stesso è credere che in realtà sei morto.
Perché cosa è la vita se non essere ciò che sei?
Quale altra cosa se non tu potresti essere viva al tuo posto?
Chi è quello che dubita?
Da cosa è ciò che dubiti?
A chi fai la domanda?
Chi ti può rispondere?
4. Stai semplicemente dichiarando che non sei quello che sei, pertanto nel credere di essere un'altra cosa diventi l'inquisitore di ciò che quella altra cosa è.
Sebbene non potresti essere vivo se non sapessi la risposta.
Se fai la domanda come se non la sapessi, quello è il segnale che non puoi essere quello che sei.
Però hai accettato ciò che sei giacché stai vivendo, hai giudicato anche contro esso e hai negato il suo valore e hai deciso che di non conoscere l'unica certezza attraverso la quale vivi.
5. In questa maniera diventi insicuro rispetto alla tua vita, perché ciò che questa è tu stesso lo hai negato.
Questa negazione è ciò che fa che tu abbia la necessita dell'Espiazione.
La tua negazione non ha cambiato in niente ciò che sei.
Però tu hai diviso la tua mente in due parti: una che conosce la verità e l'altra che non la conosce.
Tu sei tu stesso.
In questo non c'è dubbio.
Sebbene hai dubbi su questo.
Però non ti chiedi quale parte di te è quella che in realtà è capace di mettere in discussione ciò che sei.
Quello che fa quella domanda non può che in realtà essere parte di te.
Perché fa la domanda a qualcuno che sa già la risposta.
Però se fosse parte di te allora la certezza sarebbe impossibile.
6. L'Espiazione mette fine alla estranea idea che è possibile dubitare di te stesso e non essere sicuro di ciò che in realtà sei.
Questo è il massimo della follia.
Sebbene è la domanda universale del mondo.
Cosa può significare questo se non che il mondo è demente?
Perché condividere la sua demenza accettando la sfortunata credenza che ciò che qui è universale è la verità?
7. Niente di ciò che il mondo crede è la verità.
Perché il mondo è un luogo il cui proposito è servire di casa, perché quelli che dicono di non conoscere se stessi possano venire a domandarsi cosa sono.
E continueranno vivendo fino a che accetteranno l'Espiazione e impareranno che è impossibile dubitare di se stesso così come non essere cosciente di ciò che si è.
8. L'unica cosa che ti viene chiesto è la tua accettazione, perché ciò che sei è qualcosa di indiscutibile.
Ciò che sei è stato stabilito per sempre nella santa mente di Dio e nella tua propria.
È tanto lontano da qualsiasi dubbio o di essere messo in discussione, che indagare su ciò che deve essere è la prova sufficiente che credi nella contraddizione che non sai quello che è impossibile che tu sappia.
Questo è una domanda e una affermazione che nega se stessa.
Non continuiamo a tollerare che le nostre sante menti si trattengano con certe insensatezze.
9. Abbiamo una missione qui.
Non siamo venuti a rafforzare la demenza nella che una volta abbiamo creduto.
Non ci dimenticheremo del nostro obbiettivo che abbiamo accettati.
Siamo venuti a raggiungere molto più che la nostra propria felicità.
Ciò che accettiamo di essere, proclama ciò che tutto il mondo non può che essere insieme a noi.
Non mancare nei confronti dei tuoi fratelli, perché al contrario starai mancando a te stesso.
Contemplali con amore perché possano sapere che sono parte di te e che tu sei parte di loro.
10. Questo è ciò che la Espiazione insegna e ciò che dimostra che la unicità del Figlio di Dio non si vede modificata dalla sua credenza che non sa cosa è.
Accetta oggi l'Espiazione non per cambiare la realtà ma per accettare semplicemente la verità di ciò che sei, e dopo continua il tuo cammino rallegrandoti nell'infinito Amore di Dio.
Questa è l'unica cosa che ci è stato chiesto di fare.
Questo è l'unica cosa che faremo oggi.
11. Oggi dedicheremo cinque minuti di mattina e cinque di notte ad avere presente il nostro obbiettivo di oggi.
Inizieremo con questa revisione sulla nostra missione:
Accetterò l'Espiazione per me stesso, perché ancora sono tale come Dio mi ha creato.
Non abbiamo perso la conoscenza che Dio ci ha dato tutto quando ci ha creati somigliante a Egli.
Possiamo ricordare Egli per tutti, perché nella creazione tutte le menti sono una, e nella nostra memoria è il ricordo di tutto il grande amore verso i nostri fratelli, verso ogni mente che è parte di noi, come fedeli sono veramente stati e come l'Amore del nostro Padre comprende
tutto.
12. Come una dimostrazione di gratitudine per tutta la creazione e nel Nome del suo Creatore e della Sua Unità con tutti gli aspetti della creazione ribadiamo oggi la nostra dedizioni ogni ora alla nostra causa, lasciando da parte tutti i pensieri che ci potessero deviare del nostro santo proposito.
Durante alcuni minuti, lascia che la tua mente possa rimanere libera da tute le folli ragnatele che il mondo vuole tessere attorno al santo Figlio di Dio.
Renditi conto di quanto fragile cono le catene che sembrano di mantenere fuori dalla tua coscienza la conoscenza di te stesso mentre ripeti:
Accetterò l'Espiazione per me stesso perché ancora sono tale come Dio mi ha creato. Mi sarà concesso tutto quello che desidero.
Accetterò l'Espiazione per me stesso perché ancora sono tale come Dio mi ha creato. Mi sarà concesso tutto quello che desidero.
Abbiamo finito 🙏❤️ riflette su questo:
Essere vivo e non conoscere te stesso è credere che in realtà sei morto. Perché cosa è la vita se non essere ciò che sei? Quale altra cosa se non tu potresti essere viva al tuo posto? Chi è quello che dubita? Da cosa è ciò che dubiti? A chi fai la domanda? Chi ti può rispondere?
A domani 🌻🌻
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